Laura Pausini

Giovedì, 06/10/22

Ultimo aggiornamentoSab, 08 Ago 2015 4pm

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Pausini l’«americana»: ho studiato inglese per scalare la classifica

ROMA - L’accento italiano risente delle sue origini romagnole, ma quello inglese è perfetto. «Se no il mio album non l’avrebbero fatto uscire in America», confessa Laura Pausini che ora sogna di duettare con Vasco Rossi. «Siamo diversi, ma sono cresciuta con la sua musica». La 28enne cantante di Solarolo, dopo 20 milioni di dischi venduti (anche un album in portoghese e in spagnolo), tenta la fortuna negli Stati Uniti. Ha inciso il suo primo album in inglese, «From The Inside». In America è uscito a novembre, ma dal 24 gennaio sarà anche in Italia, poi in Australia, Cina, Giappone e in tutt’Europa. «Chissà come lo prenderà la gente abituata a sentirmi cantare in italiano».

Negli States il remix di «Surrender» è al terzo posto della classifica club. «Ci sono rimasta male. Sono una cantante pop, che ci faccio nella top dance? Mi hanno spiegato che negli Usa si parte da lì, dopo si finisce nella chart ufficiale». Le ci sono voluti due anni per registrarlo. «Sono ripartita da zero, è un terno al lotto. Non so le difficoltà degli altri italiani, come Elisa, bravissima, che hanno provato a sfondare in questo mercato. In America favoriscono molto i loro prodotti, anche se ora cercano le eccezioni, come Shakira. Dieci anni fa, di italiani famosi all’estero c’era solo Eros Ramazzotti. Gli stranieri mi hanno adottata subito». Per due anni ha fatto la pendolare fra Milano e Los Angeles. «Facevo una vita normale: la spesa, i ristoranti, gli amici. Poi sono andata a scuola. Mi svegliavo alle sette, zainetto in spalla: cinque ore di inglese tutti i giorni, per un mese».

In America qualcuno la paragona a Jennifer Lopez. «Non capisco perché. Spero non si riferiscano alla voce, mi offenderei un po’». L’album ha coinciso con la separazione dal produttore Alfredo Cerruti. «Con lui ho diviso nove anni della vita. Il disco rispecchia lo stato d’animo di una persona viziata che, per la prima volta, deve decidere da sola. Alcuni giorni mi sentivo libera e felice. Altri depressa, senza energie». Il prossimo passo sarà un album in francese. «Non più di due, tre canzoni. A maggio uscirà in Francia un singolo dove duetto con Helene Segara. Ma dopo smetto, perché inizio a fare confusione fra le lingue».

Lei, scoperta a 18 anni, ora dice: «I reality show a caccia di talenti hanno colmato un vuoto discografico. Ma in tv vogliono ragazzi con una bella faccia, che sappiano ballare. Sarebbe meglio un solo programma con selezioni che scelgano la bravura e non la forma». Al cinema ha detto no: Zeffirelli le aveva chiesto di interpretare la Callas, Muccino voleva affidarle una piccola parte e la colonna sonora di Ricordati di me. «Tra un po’ mi piacerebbe presentare un programma tv. Magari Sanremo». Sta lavorando al nuovo album in italiano. «Vorrei uscisse il 27 febbraio del 2004, a 11 anni dalla mia vittoria a Sanremo. Sarà pop-rock».

 

Di Sandra Cesarale

© Corriere della Sera

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