Laura Pausini

Giovedì, 06/10/22

Ultimo aggiornamentoSab, 08 Ago 2015 4pm

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Pausini amore e guerra

Il tema della guerra e delle lacerazioni psicologiche, a volte irreparabili, è la sorpresa del nuovo video di Laura Pausini per lanciare il singolo “Invece no”. La canzone sarà nelle radio da venerdì, ma il video si potrà già vedere da domani su livello planetario, con una versione in spagnolo per il mercato americano e latino.

Questa volta però l’aspetto discografico - tutto nasce per promuovere l’attesa di “Primavera in anticipo”, album che la Pausini pubblicherà solo il 14 novembre - sembra rimanere in secondo piano. Il video realizzato da Alessandro D’Alatri tocca infatti un nervo scoperto nell’America sospesa fra l’improvvisa crisi finanziaria e il dibattito se far ritirare o meno i soldati impiegati nei due scenari bellici più rischiosi: Iraq e Afghanistan. Il punto è che il video della Pausini non si schiera per una fazione politica, ma denuncia il rischio permanente per chi è rimasto choccato in battaglia e, allo stesso tempo, suggerisce che i sentimenti siano ancora la cura miracolosa per qualsiasi tragedia.

Il video comincia con una bandiera americana che sventola sul pennone più alto di un ospedale militare. Una bella ragazza bionda raggiunge una veranda dove un ragazzo, su una carrozzella a rotelle, sta in silenzio, cupo nei suoi pensieri. La giovane cerca di alleviare il suo dolore, ma il ragazzo rivive in flashback l’azione di guerra in cui è rimasto ferito. Nella notte si rivede a terra, ai piedi di una jeep che brucia, sopraffatto dalla paura e dal dolore.

Durante il video, naturalmente, la Pausini canta nella stessa ambientazione, il parco dell’ospedale, un molo a Santa Monica in California dove la coppia si era conosciuta. E qui le due storie si dividono: in realtà “Invece no” parla della sofferenza di perdere una persona cara: «Il testo, che è opera mia e di Nicolò Agliardi, è stato ispirato dalla scomparsa di mia nonna, una figura fondamentale nella mia vita. Ho pensato al dolore che molte persone hanno provato perché non erano riuscite a dirle tutto quello che volevano. È una riflessione alla quale tengo molto...».

Nata al pianoforte dalle mani della cantante e del fidanzato Paolo Carta, la ballata pop prende tutt’altro significato nel video che D’Alatri ha concordato con la Pausini e il suo management, ma per il quale ha potuto contare su una grande autonomia. Intanto è ambientato in una realtà lontana da quella italiana. Lei, Krystal Davidsohn, è la tipica yankee perbene e lui, Oscar Lusth, bruno e latino, è l’altra faccia del multiculturalismo americano: probabile che si sia arruolato per guadagnare un salario decente. Dal management della Pausini trapela la certezza di «aver voluto raccontare come sia difficile tornare alla vita di tutti i giorni, dopo aver visto gli orrori di una guerra che, detto per inciso, non ha né un nome né un’ambientazione precisa». Una scelta, quella della Pausini, che se non ha nulla di strategico per conquistare il pubblico americano, è comunque uno spartiacque fra l’amore cantato in tutte le sue sfumature e uno sguardo più complessivo e realistico all’esistenza.

 Del resto, pop e rock non sono nuovi a puntare sul tema della guerra: Bruce Sprinsgteen ha costruito la sua fortuna artistica e morale su “Born in the USA”, dove racconta la difficoltà dei reduci dal Vietnam, che sfilano in un videoclip dell’epoca in cui uscì la canzone. In tempi più recenti le conseguenze ineluttabili della guerra si sono viste nel video “Wake Me Up When Septembre Ends” dei californiani Green Day: stesso tema di “Invece no”, con la differenza che il soldatino muore e la ragazza lo piange straziata. Ancora immagini di guerra, questa volta dall’Iraq, per “Families” dall’album più politico di Neil Young. “Living With War”, che ha segnato la sua battaglia personale contro l’amministrazione Bush. Il tema di Young è la solidità dei legami famigliari e il dolore quando la distanza li mette a dura prova. Guerra nel deserto anche per “The Day That Never Comes” dei Metallica: anche il rock più duro scende così in campo per difendere il diritto ad amare.

Fonte: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com

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Io sopravviverò, adesso, ancora non lo so, il tempo qualche volta può aiutare a sentirsi meno male, ma adesso è troppo presto! Non ci riesco a cancellare tutte le pagine con la tua immagine e vivere come se non fosse stato mai amore
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